Consumatore 2.0: ricercare, valutare, comparare (e comprare)
Il consumatore di oggi, prodotto di una realtà digitale che muta a velocità superluminali è evoluto. Non più consumatore, ma ricercatore consapevole che scova le migliori novità e le promuove, non solo in funzione del mero prezzo, ma di molteplici variabili che egli è in grado di comparare istantaneamente.
E con la stessa rapidità egli valuta, regalando preziosi feedback che alimentano un circolo virtuoso che idealmente porterà alla selezione naturale dei prodotti di qualità scadente.
Ed è proprio a questo consumatore 2.0 che ci rivolgiamo con queste guide, per aiutarlo nel processo della scelta consapevole e intelligente.
Anche nell’acquisto di un elemento apparentemente semplice come una porta blindata è importante, infatti, considerare alcuni parametri che insieme contribuiscono a definire la qualità del serramento acquistato.
Una volta compreso il significato di questi parametri il consumatore smart si porrà un’altra domanda: quali sono le mie reali esigenze? Di cosa ho veramente bisogno?
In questo articolo introduciamo in maniera generale i 7 parametri più importanti da valutare nell’acquisto di una porta blindata e nei prossimi andremo ad approfondire ciascun parametro separatamente.

La resistenza all’effrazione
È la resistenza offerta della porta blindata ai tentativi di effrazione ed intrusione. Ne abbiamo parlato in questo articolo: https://www.bunkerporteblindate.com/porte-blindate-come-scegliere-la-classe-giusta/
La classe di sicurezza della porta blindata viene stabilita dopo aver sottoposto la porta a test di laboratorio in cui si utilizza dalla semplice forza fisica a materiale esplosivo. In base al grado di resistenza offerto e al tempo di resistenza la porta verrà classificata con un numero che va da 1 a 6, come sancito dalla norma UNI EN 1627-1639.
Ordini di grandezza: una porta blindata con classe di sicurezza 6 è in grado di resistere ad attacchi con attrezzi elettrici ad elevata potenza e materiale esplosivo. Questa tipologia di porte viene generalmente impiegate per la messa in sicurezza di caveau, zone militari ed impianti nucleari. Una porta blindata di classe 1 è in grado di resistere ad un malintenzionato che usa solo la forza fisica per entrare

Permeabilità all’aria
È la capacità di impedire il passaggio dell’aria attraverso la porta blindata, che si manifesta sotto forma di “spiffero” tra anta e telaio. Le classi di permeabilità sono definite dalla norma UNI EN 12207 secondo una scala che va da 0 a 4. Il serramento campione da testare viene sottoposto in laboratorio a una pressione del vento di riferimento di 100 Pascal (Pa), per definirne la classe di appartenenza.
Ordini di grandezza: un serramento in classe 3 sottoposto alla pressione prova di 100 Pa, corrispondenti ad una velocità del vento di 45 Km/h, lascia passare 9 metri cubi d’aria all’ora per metro quadro di superficie. Alla stessa pressione di vento, un serramento in classe 1 lascerà passare 50 metri cubi d’aria/ora.

Tenuta all’ acqua
Definisce la resistenza del serramento ad infiltrazioni di acqua sotto una determinata pressione. La norma UNI EN 12208 stabilisce 9 classi, se consideriamo serramenti completamente esposti, e 7 se consideriamo prodotti parzialmente esposti. La differenza risiede al tipo di prova adottato, A nel primo caso, B nel secondo.
Ordini di grandezza: un serramento di classe 1A sottoposto ad una pressione di prova di 50 Pa (corrispondenti ad una pressione del vento di 32 Km/h) presenta infiltrazioni di acqua dopo 15 minuti. La classe 9A è attribuibile ad un serramento che non presenta infiltrazioni di acqua sottoposto a pressioni di venti pari a 600 (110 Km/h) Pa per 55 minuti di irrorazione.

Resistenza al carico del vento
Definisce la capacità del serramento, sottoposto a forti pressioni e depressioni, di mantenere deformazioni ammissibili, conservando le sue proprietà. vento. La norma UNI EN 12210 riconosce 15 classi dalla più bassa, A1 alla più alta C5.

Trasmittanza termica
Indica la capacità di 1metro quadro di elemento di disperdere calore, in presenza di una differenza di temperatura di 1 Kelvin (K) tra ambiente interno ed esterno.
Si indica U si misura in W/(m2K) (Watt/metroquadratoxKelvin)
Il calcolo della trasmittanza termica di una porta blindata è disciplinato dalle norme: UNI EN 10077-1:2007 e UNI EN 10077-2:2004

Abbattimento acustico
È la capacità della porta blindata di limitare la trasmissione dei rumori. Si misura in decibel (db) ed è stabilita dalla norme UNI EN ISO 140-3 ed UNI EN ISO 717-1.
Ordini di grandezza: 30 db corrispondono al rumore generato da una conversazione a bassa voce. 140 db corrispondono al rumore generato da un martello penumatico.

Resistenza al fuoco
Attualmente è obbligatorio indicare la resistenza al fuoco solo se l’installazione della porta è prevista in attività soggette alla regolamentazione antincendi. Le porte con caratteristiche di resistenza al fuoco sono porte speciali denominate “porte tagliafuoco“. La resistenza al fuoco viene determinata attraverso uno specifico test di laboratorio regolamentato dalla norma UNI EN 1634-1.
Per ottenere la certificazione di porta tagliafuoco, la porta blindata deve soddisfare due requisiti denominati I ed E. Per ottenere il requisito I il lato del campione non esposto all’incendio deve surriscaldarsi non più di 180 °C (per il telaio 360 °C) e si deve avere al massimo 140 °C di temperatura media dell’anta. Per ottenere il requisito E il campione deve limitare la possibilità di ulteriore innesco di materiali combustibili dal lato non esposto. La classe definitiva attribuita alla porta dipenderà, in ultimo, dall’intervallo di tempo in cui il campione continuerà a soddisfare i requisiti I ed E, che può andare da un minimo di 15 minuti un massimo di 240 minuti. La classificazione conterrà le lettere dei due requisiti EI e il tempo di mantenimento dei due requisiti. Ad esempio, una porta resistente al fuoco può essere classificata EI 1 30 oppure EI 1 60 (tipicamente, le porte in legno o similari), oppure EI 2 90, o EI 2 120 (porte in metallo). Gli indici 1 e 2 indicano che si è proceduto (2) ad un procedimento aggiuntivo a richiesta applicato al campione oppure no (1).
Nei prossimi articoli illustreremo nel dettaglio i vari parametri, quali sono valori considerabili buoni e spiegheremo come fare una scelta oculata in base alla proprie esigenze.