
Che cos’è una porta blindata:
La porta blindata è un sistema di sicurezza passivo, che ha lo scopo di impedire i tentativi di effrazione ed intrusione da parte di malintenzionati in abitazioni, luoghi di lavoro etc.
Le porte blindate vengono classificate in base al loro grado di sicurezza, definito dalle norme UNI EN 1627/30, utilizzando un valore che va da 1 a 6, che sancisce la classe antieffrazione della porta.
Per ottenere la certificazione della classe antieffrazione la porta blindata deve essere sottoposta a specifici test di laboratorio presso un istituto specializzato, durante i quali vengono utilizzati diversi strumenti, dal semplice cacciavite a trapani ad alta potenza.
La resistenza a questi attrezzi e il tempo di resistenza all’attacco sono fattori che contribuiscono a determinare la classe di sicurezza della porta blindata.
Se vuoi sapere di più sulle classi antieffrazione, ne abbiamo parlato qui.
Perché è importante installare una porta blindata?
Perché dobbiamo fidarci dei numeri! Se consideriamo come dato il tasso di furti in abitazione in 26 paesi dell’UE, possiamo osservare nel primo grafico che l’Italia si colloca al 6° posto con 323 furti per 100.000 abitanti [fonte istat: “rapporto BES 2019”].

Possiamo ipotizzare, senza eccessivo timore di sbagliare, che proprio la crescente adozione di sistemi di deterrenza passivi (porte blindate, inferriate e recinzioni), unitamente a sistemi di sicurezza attivi (antifurti e sistemi di sorveglianza), abbia contribuito notevolmente ad abbassare il tasso di furti in abitazione in Italia, che dal 2014 ha subito un brusco calo, dopo una crescita vertiginosa dal 2010, come si evince nel secondo grafico [fonte istat: “rapporto BES 2019”.]
È ovvio che, affinché questi sistemi di difesa siano efficaci, è fondamentale far ricadere la scelta su prodotti di qualità, e per saper scegliere è importante conoscere il prodotto in ogni sua parte.
In questa piccola guida cercheremo di spiegare nel dettaglio quali sono le varie parti di una porta blindata.

Origini della porta blindata
Il portoncino d’ingresso blindato, primitivo prototipo di quello che oggi conosciamo, nasce solo verso la metà degli anni ’70. Prima di allora le porte di ingresso erano realizzate interamente in legno. Negli anni ’70, con il progressivo aumentare della richiesta di sistemi antieffrazione, si iniziò ad applicare un rivestimento in lamiera sulla struttura in legno per rinforzare la porta esistente. A questo sistema di sicurezza primordiale è stato dato il nome di “porta blindata”.
Com’è fatta una porta blindata:
Fortunatamente dagli anni ’70 la porta blindata di ingresso ha subito un’importante evoluzione, fino a diventare il sistema di sicurezza super affidabile che conosciamo. Vediamo ora quali sono le componenti principali di una porta blindata:
- Controtelaio
- Telaio
- Cerniere
- Scocca
- Serratura
- Cilindri
- Defender
- Deviatore di chiusura
- Pistoni
- Coibentazione termoacustica
- Pannelli di Rivestimento
- Guarnizioni
- Lama paraspifferi
- Spioncino
Il Controtelaio
Altrimenti conosciuto come “falso telaio” è costituito da una struttura in lamiera tubolare in acciaio, provvista di cavalletti filettati sui quali verrà fissato il telaio della porta blindata.
Il controtelaio Bunker, sempre incluso nel prezzo della porta blindata, è in acciaio zincato, ha uno spessore di 20 decimi e viene fissato alla parete con 8 robustissime zanche di ancoraggio antisfilamento in acciaio.
Per aumentare la sicurezza della porta blindata, la posa in opera del controtelaio dovrebbe essere effettuata da un esperto, perché una posa superficiale può rendere il controtelaio l’elemento più debole della porta blindata. Se il collegamento con la muratura non è eseguito a regola d’arte, infatti, un malintenzionato abile, forse dotato potrebbe riuscire con relativa facilità a distaccare la porta dal muro insieme al controtelaio.
La posa in opera ad hoc può anche prevedere l’inserimento di fissaggi supplementari, ad esempio tondini da 8/10 mm che penetrino nel muro per circa 20-30 cm, rendendo così la porta blindata un sistema praticamente inattaccabile.
Il Telaio
Il telaio è una struttura in acciaio zincato che collega l’anta al controtelaio. Solitamente è verniciato di colore nero o antracite, ma a volte lo si preferisce abbinare ai rivestimenti interni ed esterni della porta blindata. Bunker, ad esempio, nella sua offerta di porta blindata “Full-white” (bianco integrale) lo propone bianco, in abbinamento agli altri elementi della porta: pannello, cerniere, e profilo.

Le Cerniere
Le cerniere sono il supporto che consente all’anta di ruotare per la sua apertura e chiusura. Sono inserite tra l’anta e il telaio, sul lato opposto alla serratura. Le porte blindate Bunker sono dotate di 2 cerniere in acciaio con registri in verticale ed orizzontale per consentire una perfetta posa in opera.
Per ragioni di design alle consuete “cerniere a vista” si possono preferire le “cerniere a scomparsa”. Bunker le propone nella porta blindata speciale Eclisse, dove le cerniere si celano nel al telaio, consentendo un’apertura dell’anta fino a 130°. In Eclisse, inoltre, telaio e anta sono complanari (“a filo”) e il profilo perimetrale è di dimensione ridotte, soluzione che dona alla porta un look moderno e dalle forme pulite.
Una particolarità non trascurabile è che, a differenza di prodotti simili sul mercato, la porta con cerniere a scomparsa Eclisse consente di montare il telaio e successivamente inserire l’anta, vantaggio non trascurabile rispetto ad un montaggio del blocco telaio/anta, necessario nei prodotti che non consentono di sfilare l’anta dal telaio.
É importante controllare con una certa regolarità le cerniere, e regolare i registri perfettamente perché su di esse viene scaricato tutto il peso dell’anta.
Le cerniere sono il motivo principale per il quale non si dovrebbe mai installare una porta blindata “a tirare” ovvero con apertura verso l’esterno di casa, ma sempre e solo “a spingere”, ossia con apertura verso l’interno dell’abitazione.
Infatti, installando una porta blindata a tirare, le cerniere saranno posizionate necessariamente all’esterno della porta ed un malintenzionato può tagliarle con un frullino e smontare agilmente la porta. Un altro motivo per cui non è consigliabile ricorrere a questa configurazione è dato dal fatto che in questo caso la serratura si trova subito dopo il pannello di rivestimento, ed è, di fatto, a portata di ladro. Per proteggerla si utilizzano delle speciali piastre di rinforzo, ma la soluzione a tirare rimane comunque altamente sconsigliata ed acquistandola si perde diritto ad ogni garanzia e certificazione.

I Rostri Antistrappo
I rostri sono i punti di chiusura fissi della porta blindata, sagomati con terminale conico. Sono fissati sull’anta della porta blindata, a lato cerniere, e in posizione di chiusura si incastrano nei corrispondenti fori nel telaio. Sono realizzati in acciaio con diametro 20 mm e servono ad impedire lo scardinamento della porta lato cerniere. La presenza del rostro aumenta molto la resistenza della porta.
Le porte blindate Bunker sono equipaggiate con ben 4 rostri maggiorati.

La scocca
La scocca della porta blindata è realizzata con una lamiera in acciaio zincato alla quale vengono saldati omega (canotti) di rinforzo, verticali e orizzontali, per aumentare la rigidità strutturale alla porta blindata.
Bunker realizza cocche con lamiera zincata da 8 e 10 decimi di spessore, pressopiegata a freddo con 3 canotti verticali di rinforzo, nel caso della classe 3 Energy e una doppia lamiera con 5 omega nel caso del modello classe 4.
La serratura
In principio era la doppia mappa. La serratura a doppia mappa è stata la prima vera serratura di sicurezza per porte blindate, ormai considerata obsoleta.
La serratura a doppia mappa è composta da una scatola di metallo contenente un carrello a cui sono attaccati i pistoni di chiusura. Il movimento dei pistoni viene azionato dalla rotazione della chiave che spinge il carrello. Questo movimento può avvenire solo in presenza di una perfetta corrispondenza tra la lavorazione della chiave e la codifica delle lastre delle lamelle, chiamate con il termine francese “gorge”.
La serratura doppia mappa è stata progressivamente abbandonata per alcune debolezze strutturali: l’ingresso della chiave è ampio e permette di inserire al suo interno strumenti per lo scasso. Le chiavi a doppia mappa sono inoltre facilmente duplicabili.
Proprio in ragione di queste problematiche, la serratura a doppia mappa è stata sostituita dalla serratura a cilindro europeo. Approfondiremo il cilindro europeo nel prossimo paragrafo. Qui, per concludere, ci limitiamo a dire che esistono molti tipi di serrature che utilizzano il cilindro europeo, tra le quali i principali sono:
Serratura a mandate, comandata da un cilindro europeo dotato di 1 chiave da cantiere + 5 padronali, che consente la chiusura in 8 punti verticali ed è protetto esternamente da un defender in acciaio.
Bunker la offre di serie sulle sue porte Classe 3 Basic.
Serratura a cremagliera, a ingranaggi. Il movimento risulta più fluido e scorrevole. Bunker la propone di serie nella sulla porta blindata classe 3 energy. È azionata da cilindro europeo protetto da defender in acciaio e antishock che chiude in 8 punti verticali, con 1 chiave da cantiere + 5 padronali.
Serratura a cremagliera con trappola, azionata da cilindro europeo, fornito con 1 chiave da cantiere + 5 padronali, che chiude in 8 punti verticali. Esternamente è protetto esternamente da un defender in acciaio e dispositivo antishock che ne impediscono la manomissione.
In questa serratura i meccanismi di sicurezza sono all’interno e sono ancorati ai pistoni. Se un malintenzionato tenta di sfilare il cilindro, i pistoni si azionano e penetrano nel telaio, bloccando cosi la porta e impedendo l’effrazione. Bunker la monta di serie nella sua porta classe 4.
Per aumentare la sicurezza della porta blindata è possibile installare una serratura con
Doppio cilindro europeo.
In questa serratura uno dei cilindri controlla lo scrocco e comanda 1 pistone e da una mandata. A questo cilindro viene associata una chiave di servizio, che può essere data ad ospiti, colf e badanti.
L’altro cilindro controlla lo scrocco e da quattro mandate e comanda quattro pistoni; a questo cilindro ed è associata ad una chiave padronale che ha la facoltà di bloccare la serratura principale e quindi rendere inutilizzabile la chiave di servizio.
Anche il campo delle serrature non ha resistito al richiamo della demotica e moltissimi modelli di serrature automatizzate sono ormai presenti sul mercato, seppur a costi talvolta proibitivi. Non è il caso della Digitok, la serratura motorizzata touch firmata Bunker, che consente l’apertura e la chiusura automatizzata della porta blindata.
Due tipi di alimentazione:
- Porta batterie ricaricabili on 6 pile alkaline da 1.5 V
- Alimentazione a rete elettrica con alimentatore da 9/12
Diverse modalità di apertura:
- Meccanica, mediante cilindro europeo
- Impronta digitale (fino a 128 utenti registrabili)
- Codice numerico (1.000.000 di combinazioni)
- Rf card
- Con app da Remoto (A richiesta)
- Bluethooth (A Richiesta)
Tre modalità di chiusura:
- Automatica, accostando il battente della porta
- Premendo il tasto nero sul modello interno
Il prezzo? Super conveniente!

Il Cilindro Europeo
I Cilindri europei sono costituiti da un corpo principale, di ottone, solitamente placcato in nichel. All’interno c’è il barilotto, che è l’elemento sagomato dove va inserita la chiave.
Girando la chiave il barilotto ruota, e trasmette questa rotazione al nottolino, realizzato in acciaio sinterizzato, che ruota all’interno di un asola. Il movimento del nottolino aziona gli altri elementi della serratura che comandano lo scrocco e i pistoni.
Se i pistoncini non si allineano perfettamente alla chiave,
impediscono al barilotto di ruotare.
Inserendo la chiave corretta i pistoncini si allineano alla stessa e il barilotto può ruotare.
Il cilindro europeo Bunker offre in dotazione una tessera che permette di duplicare le chiavi solo previa presentazione della tessera stessa presso il centro chiavi autorizzato dall’azienda dei cilindri. Il cilindro è inoltre venduto insieme ad 1 chiave da cantiere + 5 padronali.
La chiave da cantiere è importante nel caso in cui l’edificio in cui si deve installare la porta blindata sia in fase di costruzione o in ristrutturazione. In queste situazioni, infatti, durante il cantiere si utilizza solo la chiave da cantiere, e a lavori ultimati, si utilizzerà il set di chiavi padronale, che modificando la cifratura, esclude e rende inutilizzabile la chiave da cantiere.


Il Defender
Il defender definito anche “protezione corazzata” è un monoblocco in acciaio temperato, caratterizzato perciò da un’elevata durezza. A cosa serve esattamente il defender?
Tutti i cilindri europei hanno due punti deboli, che si trovano nella parte centrale del corpo: il foro per la vite di fissaggio e l’asola dove ruota il nottolino. Il nottolino è il dispositivo che trasmette il movimento rotatorio della chiave al meccanismo della serratura per aprirla, o chiuderla ed è realizzato in acciaio sinterizzato). Una delle tecniche di scasso più utilizzate consiste nel tentativo di spezzare il cilindro proprio nella parte centrale del corpo, così da estrarre la metà esterna del cilindro e spingere all’interno l’altra metà, in modo da avere accesso alla serratura. L’installazione del defender rende il cilindro un meccanismo di sicurezza, perché contrasta i tentativi di effrazione che coinvolgono il cilindro.
Affinché sia veramente efficace il defender deve avere una forma a tronco di cono oppure arrotondata, così da non dare appigli agli attrezzi che vengono normalmente utilizzati per gli scassi.
Bunker porte blindate lo offre completo di vaschetta antishock/antitrapano, un ulteriore dispositivo che protegge il cilindro da attacchi con il trapano.

I pistoni
Sono quegli elementi che, comandati dalla serratura, si inseriscono nei fori predisposti nel telaio. Sono in acciaio trafilato, cromato a spessore.

Il limitatore di apertura
Detto anche “fermo di sicurezza” si aziona facilmente dall’interno, lasciando la possibilità di vedere all’esterno. Funge da ulteriore punto di chiusura della porta blindata, contribuendo ad aumentarne la sicurezza.

Il deviatore di chiusura
I deviatori di chiusura sono ulteriori punti di chiusura mobili della porta blindata. Vengono azionati attraverso il movimento di aste comandate dalla serratura. Sono posizionati all’estremità inferiore e superiore dell’anta, lato serratura, per rinforzare gli angoli ed impedirne la deformazione con leve o piedi di porco.
La coibentazione Termoacustica
Per migliorare l’isolamento termo-acustico, è possibile applicare alla scocca materiali isolanti quali la lana di roccia, il poliuretano espanso e il polistirene.
Questa soluzione va a migliorare sia l’abbattimento acustico che la trasmittanza termica della porta, una grandezza fisica che misura la quantità di calore che nell’unità di tempo attraversa un elemento della superficie di 1 m2 in presenza di una differenza di temperatura di 1 K tra l’interno e l’esterno. Si misura in W/(m2K). Risulta quindi ovvio che più è basso il suo valore migliore è l’efficienza energetica della porta blindata.
Nelle porte blindate Bunker il materiale isolante è inserito direttamente nella scocca. É presente inoltre una doppia guarnizione sia sul telaio che sull’anta perimetrale antispiffero, unitamente alla lama parafreddo che assicura una tenuta ermetica contro spifferi d’aria e luce nel lato inferiore.
Si ottiene così un abbattimento acustico a 34 db e trasmittanza a 1.7 W
È possibile abbassare ulteriormente il valore della trasmittanza e aumentare l’isolamento acustico installando in aggiunta una guaina termo-fono-assorbente, che assicurerà una trasmittanza termica di 1,3 W/m2K e un abbattimento acustico di 40 db.
I Pannelli di rivestimento
Nello scegliere i pannelli di rivestimento occorre tenere in considerazione non solo fattori meramente estetici, ma è importante soprattutto valutare il luogo dove andrà installata la porta blindata. Non tutti i materiali di cui sono costituiti i pannelli, infatti, sono adatti all’esposizione all’esterno: l’azione degli agenti atmosferici può provocare danni irreversibili alla superficie del rivestimento.
Approfondiremo in altra sede i vari tipi di rivestimenti per porte blindate, ma riassumendo:
Pannelli di rivestimento adatti ad essere installati all’interno (atri o condomini) o riparati da tettoie:
-Laminati
-Legno massello
-Mdf
Pannelli di rivestimento per esterno:
–Pannelli in Alluminio: solitamente realizzato a strati, dove le fodere esterne sono in alluminio e la parte centrale in mdf idrofugo o in poliestere estruso.
–Pannello in Acciaio Pvc: costituito da una lamiera zincata stampata su MDF idrorepellente e rivestita con pellicola PVC, controbilanciata da un’ulteriore lamiera zincata.
–Okumè, un tipo di multistrato marino idrorepellente. A differenza del truciolare e dell’MDF che sono composti da scaglie piu’ o meno fini disposte senza un preciso orientamento, i tranciati del compensato marino sono sovrapposti ortogonalmente garantendo stabilità alla struttura ed evitando incurvature nel tempo.
–Pannelli in Vetroresina: composti in resina poliestere rinforzata con fibre di vetro
Dei pannelli elencati, è corretto menzionare che ciascuno dei primi tre può presentare col passare del tempo alcune problematiche: il pannello in alluminio tende ad essere segnato dai graffi; nell’acciaio pvc la pellicola di rivestimento (in pvc) può deteriorarsi a causa dei raggi uv e può anch’essa graffiarsi facilmente. Il pannello in okumè, infine, pur essendo molto resistente, necessita di manutenzione.
Il pannello in vetroresina è attualmente il non plus ultra sul mercato in termini di resistenza meccanica e agli agenti atmosferici.
Kronos, in partnership economica con Bunker, è l’unico produttore in Italia di questo pannello. Dopo aver ideato una innovativa tecnica di produzione, Kronos ha lanciato nel 2018 la sua prima linea di pannelli in vetroresina: un prodotto unico nel suo genere, durevole, che non presenta problemi di deformazioni, rotture e scolorimenti. Per approfondire l’argomento, clicca qui.

La piastra antitrapano
È una lamina in manganese più resistente al trapano e ad altri utensili da scasso, posta sopra ogni serratura e dispositivi come ulteriore protezione.
La lama paraspifferi
A filo con il pavimento, a caduta automatica assicura la tenuta contro gli spifferi di aria e luce.
Bunker la monta di serie in tutte le sue porte. Se si desidera una tenuta ermetica al 100%, con un supplemento è possibile installare una soglia di battuta fissa, molto efficace e consigliata per abitazioni in pendenza.
Lo spioncino
Grandangolare a 180. Per un look più tecnologico Bunker propone in vendita come plus anche lo spioncino elettronico digitale con visione a colori, completo di batterie.
